Negli ultimi anni abbiamo visto un aumento del numero di librigame in commercio per adulti grazie a differenti autori che nel tempo non hanno mai messo di scriverne e al rilancio di Lupo Solitario, iconico gamebook che a noi degli anni 70/80 apre ricordi inenarrabili.

Il settore si è poi continuamente evoluto e ad oggi non abbiamo più nulla da invidiare al resto del mondo ed anzi siamo esportatori di cultura a bivi.

Conseguentemente nel mercato sono entrate nuove case editrici e, come possiamo vedere da una ricerca pubblicata da Mauro Longo su uno degli ultimi numeri del Magazine di LGL e dai (attualmente) parziali dati in continua evoluzione qui su Mi.Gi. negli ultimi anni sono sempre di più i titoli prodotti.

Se a prima vista questo potrebbe sembrare un bene, in realtà sotto al cofano iniziamo a notare i primi segni di ingolfamento del motore a cui viene fornita sempre più benzina pur se non ha più potenza da esprimere. Vedi ad esempio questa ultima Play a Modena dove sono stati proposti 19 titoli di cui quasi la metà Fantasy. Ok la pluralità di scelta ma così facendo vi è il forte rischio che l'offerta superi la domanda, complice poi la crisi della carta e il conseguente aumento dei prezzi (per prendere tutti i titoli usciti solo in occasione della fiera bisogna spendere oltre i 250€ cosa che magari va a frenare anche i collezionisti).

Provo a spiegarmi meglio a venire, ma prima di iniziare puntualizzo alcuni aspetti:

  • a causa di dati parziali e non conoscendo i volumi di vendita alcune mie riflessioni potrebbero non avere una base di dati attendibile;
  • tutte le mie parole non son mai guidate dall'interesse economico o di fama e voglio solo il meglio per questo argomento che, come per molti, mi sta particolarmente a cuore;
  • sono conscio che l'obiettivo di alcune case editrici è quello di rimanere in un mercato di nicchia e a loro non mi rivolgo, pur se troppi player in uno stesso mercato creano più difficoltà;
  • sono suggerimenti da chi vede il mondo dal punto di vista dei fruitori e non dei produttori e conseguentemente potrei non conoscere dinamiche produttive/amministrative importanti che stanno dietro alle quinte;
  • sono tutti suggerimenti a far entrare nuovi lettori di qualunque tipologia nel segmento e non solo i "nerd" come me che nativamente son propensi al medium.

Spero così che le riflessioni in questo articolo arrivino alle varie case editrici e che generino discussione. Se volete i commenti a seguire sono sempre aperti a stimoli, riflessioni, dubbi e interventi da parte vostra e se vi ritrovate in quanto dico non esitate a inviare questo mio scritto ad eventuali case editrici a cui non è arrivato.

Tipologie di fruitori

Fondamentalmente esistono due macro categorie di possibili utenti dei librigame, che a loro volta si dividono in sottocategorie. Mi sembra che fra di loro si possano sovrapporre in taluni casi, ma complessivamente li vado a trattare separatamente.

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Vecchi lettori di librigame

I vecchi lettori di librigame, ovvero coloro che erano in target per i librigioco della EL/Mondadori, Giunti Marzocco e similia negli anni 80/90 e che quindi oggi hanno (circa) dai 30 ai 50 anni sono lo zoccolo duro e quelli più facili da convincere a riprendere in mano il medium. Alcuni di questi lettori hanno acquistato negli anni di carestia qualunque cosa a bivi fosse mai capitata sotto al loro naso ed ora vivono in un eden paradisiaco grazie alla pluralità di offerta.

Pur essendo una ottima fan base con potere di spesa sono però un numero limitato e che negli anni andrà a diminuire complice la classica selezione naturale.

Come potete vedere nei sondaggi condotti a seguire, nel gruppo facebook più corposo di appassionati di letteratura interattiva in Italia, i generi narrativi preferiti tendono al fantasy/fantascienza e in alcuni casi cerca titoli difficili e/o con sistema di gioco più o meno complesso, disdegnando a volte i titoli solo a bivi.

Mi scuseranno alcuni per l'uso del termine sfidante che genera sempre conflitti, tranne Jonny Fontana a cui dedico un bivioso -4 (in pochi comprenderanno questa referenziale citazione).

 

Questa tipologia di lettori si divide in due sottocategorie, fra di loro eventualmente sovrapponibili.

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Solo lettori

Con solo lettori intendo coloro che comprano il "giusto numero" di titoli all'anno che, grazie ad un sondaggio che ho fatto in passato in un gruppo facebook di amanti dei librigame nella maggior parte dei casi è tra i 4/6 volumi/anno al 38%. Poi vi sono coloro che ne comprano dai 7 ai 12 (il 20%) ed infine il 18% ne compra più di 24. Ma mi sa che qui molti di questi sono collezionisti :D

Nei primi anni questi lettori sono cresciuti a dismisura, ora purtroppo se ne risvegliano sempre meno ma del resto non poteva esser diversamente.

A seguire un grafico "ad muzzum" per far capire cosa intendo.

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Collezionisti

Come potrete intuire sono coloro che fanno incetta di tutto quello che esiste a bivi. Sono i migliori clienti per gli editori e contribuiscono al settore, ma non ci si può contare per sopravvivere.

Generalmente sono più collezionisti dei librigame d'epoca e alcuni comprano e vendono come se non ci fosse un domani. Tendono ad essere nostalgici e se gli chiedi un consiglio su un librogame da leggere ti indicano solo una lista di titoli introvabili. O Lupo Solitario, (prima edizione fascetta blu).

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Nuovi lettori

Questi sono la nuova linfa e coloro a cui bisognerebbe davvero puntare dato che sono un bacino ENORME superiore alle 20000 persone che, immagino, sia ad oggi il bacino attuale di tutti i lettori di LG moderni dai 16 in su. Alcuni di questi hanno alcune caratteristiche simili ai "vecchi lettori di librigame" ma ancora non lo sanno, dato che non conoscono il medium per i motivi che andremo a vedere dopo, ma nella maggior parte cercano letture più semplici o di generi che ad oggi vengono non considerati dai nuovi LG.

Vediamo come si dividono.

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Genitori in cerca per i figli lettori

I genitori che cercano librigame o libri indirizzati ai propri figli sono una risorsa sterminata. E ve lo dico da padre che cerca libri per i propri figli. A tal proposito ho provato a fare alcune prove in due gruppi per capire se vi fosse interesse.

Come potete vedere nel gruppo più grosso l'interesse è estremo. Peccato che, come vedremo a seguire, ora i librigame sono più materia per adulti rispetto al passato dove era praticamente al contrario.

Aggiungo che, pur se alcuni appassionati di librigame fanno paragoni con la loro gioventù, ad oggi la formazione dei bambini è leggermente differente. Partendo dal principio che la più alta possibilità di scelta non obbliga, rispetto al passato, a "mangiare la minestra per non saltare dalla finestra", l'ingresso dei videogiochi e di internet ha segnato in maniera decisa i più piccoli che (cito una ricerca di qualche anno fa che se non ricordo male era su l'Espresso):

  • hanno una soglia dell'attenzione più bassa a causa del surplus di input che ricevono
  • usano meno la memoria, dato che le informazioni sono tutte accessibili velocemente
  • sono meno abituati a fare operazioni matematiche
  • sono più veloci a reperire informazioni rispetto al passato
  • sono meno consci delle conseguenze delle loro parole/azioni

Per questo motivo, pur se alcuni sostengono che sin dagli otto anni si possono leggere librigame come Lupo Solitario, la realtà dei fatti è la seguente:

isola Misteriosa 8 anni

Naturalmente poi tutto è soggettivo ma per andare sul sicuro è meglio rispettare i piccoli proponendo loro effettivamente cose per la loro età. Poi si può provare a rendere tutto più complesso ma andare per gradi è la via migliore per farli appassionare e non frustrare e/o abbandonare il medium. E ve lo dico perché Figlia non vuole più vedere Shelby in quanto glielo ho proposto troppo da piccola pur se ora ha l'età per leggerlo rimanendo impressionata dalla trasformazione del topino in supertopino a seguito di puntura (meno dal suo esser crudo).

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Lettori provenienti dai giochi da tavolo

Dato che, come direttamente comprensibile dal nome identificativo, un librogame è anche game i differenti titoli attraggono molto la platea dei giochi da tavolo, che negli ultimi 10 anni si è diversificata molto grazie alla pluralità di "librigame non da supermercato" ovvero con meccaniche e gameplay complesso e/o raffinato. Purtroppo però i giocatori da tavolo tendono a volere giocare in società e ad oggi anche per questo motivo non vengono dirottati in gran numero sul medium.

Come potete vedere dal sondaggio complessivamente qui la comunicazione è efficace ma non tutti gli appassionati hanno poi voglia di approfondire l'argomento perché ricordiamolo, un gamebook ha alcune caratteristiche salienti ben diverse dai giochi da tavolo.

In aggiunta a questo spiace quel 19% di utenti che hanno acquistato dei librigame, magari consigliati male, ed hanno poi scoperto che non gli piacevano magari perché gli è stato consigliato un librogame di genere narrativo non pertinente o troppo complicato.

Che sia chiaro, Lupo Solitario è splendido e nella maggior parte dei casi per gli appassionati di librigame, fra cui io, è un titolo iconico a cui dobbiamo il merito della nostra passione dell'epoca e quella attuale, ma non si può consigliare a prescindere e come introduttivo dato che potrebbe non essere indicato per tutti, quindi consiglio sempre di comprendere prima i gusti di chi chiede consiglio e magari di iniziare a suggerire un titolo one shot e, nel caso di persone a digiuno di meccaniche di gioco, magari senza meccaniche evolute oltre ai bivi.

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Amanti della lettura classica e non interattiva

In teoria dovrebbero essere i più numerosi a cui puntare ma, ad una mia esplicita domanda sul conoscere o meno il medium su due foltissimi gruppi facebook di lettori, i feedback son stati per lo più negativi.

A questo si aggiunge che i generi narrativi preferiti purtroppo non collimano molto con le attuali uscite, come potete vedere dai risultati di questo sondaggio condotto in paritetica maniera con quello che avete visto precedentemente.

Si aggiunge poi che gli amanti della lettura preferiscono un titolo scorrevole e quindi magari solo a bivi e non con meccaniche avanzate.

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Libro o Gioco?

Un aspetto su cui spesso ci si scontra è di cosa sia più importante in un librogame o, per estensione, cosa rende un librogame bello o migliore rispetto ad un altro.

Alcuni ci fanno sapere che quel che conta è la componente narrativa, altri la complessità o qualità del gameplay, altri un giusto equilibrio tra le due.

Cambiano le risposte in funzione del target a cui ci si rivolge?

Vediamo cosa succede chiedendo in un gruppo di lettori di librigame:

O in un gruppo di amanti dei giochi da tavolo in solitario:

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Stato del settore al 2022 e buoni propositi

Ad oggi possiamo trovare una qualità media dei titoli proposti decisamente alta ben più che nel passato e, per alcune tipologie di librogame, decisamente varia in termini di ventaglio opzioni. Purtroppo però l'equilibrio dei differenti titoli non è per niente bilanciato e pende pesantemente verso i vecchi lettori di librigame (secondo la mia personale classificazione di cui vi ho parlato prima).

In particolare la maggior parte dei titoli sono di genere fantasy e hanno meccaniche "complesse" (spannometricamente su 350 volumi per novizi secondo me ve ne sono circa 50 dato che, generalmente, tutto ciò che è differente ai bivi lo vado a considerare meccanica "complessa"). Sono davvero pochi quelli rivolti agli amanti della lettura (sempre secondo la mia classificazione), quindi con solo bivi, che magari una volta impadroniti del medium possono passare a titoli con meccaniche differenti.

I titoli per bambini sono meno del 20% dei volumi complessivi e un terzo di questi, pur se presentati come librigame, o non lo sono o sono realizzati in maniera frustrante. In questo segmento però troviamo i titoli che sono più conosciuti, dato che alcuni sono delle vere e proprie manovre commerciali, di cui vi parlo a seguire. Presentano a molti il medium ma purtroppo lo presentano male.

Come accennavo prima poi il settore pur se sembra in piena salute, non è riuscito pienamente nell'intento di diffondere il verbo. Ne è un esempio il volume di ricerche su Google sui termini/argomento librogame:

Come vedete non è cambiato molto nel tempo, rispetto ad altri termini/argomenti:

Questo perché ad ora:

  • Il medium è più visto come gioco che come libro
  • Risulta ancora un medium elitario, rispetto ad altri
  • La comunicazione delle case editrici e degli autori spesso non è efficace, tranne pochissimi casi (es. Officina Meningi) e spesso il target è sempre legato agli appassionati e non ad eventuali nuovi lettori tra gli amanti della lettura
  • Potrebbe sembrare strano ma i librigame son difficili da trovare o meglio vanno cercati non in libreria, dove difficilmente si trovano. Ed ecco perché su google ad ora una ricerca molto effettuata è: "dove comprare librigame":

In estrema sintesi il settore potrebbe arrivare ad un punto di saturazione, dove il "surplus" di titoli di stesso genere andranno a colmare l'attuale platea di lettori portando conseguentemente a dover ridurre i prezzi dei prodotti o a far chiudere qualche casa editrice che non riuscirà a reggere il ritmo, cosa che porterà meno titoli in uscita, ridefinendo l'attuale equilibrio di mercato che, mi sembra sia già oggi non corretto rispetto al reale stato del settore ovvero troppi titoli a prezzi elevati rispetto alla reale richiesta (con prezzi elevati intendo che i volumi costando tutti qualcosa di più permettono meno possibilità di acquistarne molti ai più). Ricordiamo poi, che pur se le novità sono quelle che vendono di più sul momento, i lettori spesso comprano titoli passati considerati di qualità che vanno a influire sul numero annuo di pubblicazioni acquistate dal singolo quando entra nel "giro".

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Possibili obiettivi di crescita

Per i motivi visti fino ad ora mi sembra interessante ragionare sui possibili scenari che potrebbero portare in sintesi a due strade:

  • si continua con la saturazione del mercato, con conseguente chiusura futura di alcune case editrici o ridimensionamento delle produzioni;
  • si cercano nuove strategie e/o nuovi mercati e/o nuovi lettori per continuare ad aumentare il parco titoli a disposizione;

Immagino che il primo scenario non sia interessante per nessuno, sicuramente è opportuno pensare a come raggiungere una nuova platea. A seguire provo a buttar giù alcune idee.

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Analisi della platea di lettori potenziali

La nuova platea per me sono coloro che ho identificato precedentemente come Nuovi lettori. Questi come abbiamo visto si dividono in:

  • Provenienti dai giochi da tavolo
  • Genitori in cerca per i figli
  • Amanti della lettura

Per il primo segmento mi sembra ci si stia già muovendo bene, per gli altri due segmenti al contrario si arranca parecchio. Vediamo nel dettaglio le carenze per questi due target.

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Librigame per bambini

Partendo dal fatto che ad oggi, tra le case editrici specializzate in librigame vi è solo Edizioni Librarsi e Plesio Editore. A loro cui si aggiungono la dV Giochi con la sua linea La mia prima avventura e i due fumettigame di MS Edizioni/Raven. Tutti gli altri editori sono più gran distribuzione e molti di questi producono titoli che o si fregiano del nome non essendo librigame o che non sfruttano bene le potenzialità.

A questo si aggiunge il numero di titoli in uscita all'anno, in proporzione, decisamente minore dato che i segmenti di età sono parecchi, pur se sarebbe meglio dividere proprio per anno:

  • 3/4 anni
  • 5/6 anni
  • 7/9 anni
  • 10/12 anni
  • 12 ai 14 anni

In un futuro articolo andrò poi a dar qualche suggerimento sullo sviluppo dei librigame per bambini, dato che ad oggi ho condotto un po' di test regalando a destra e a manca gamebook per bambini e mi rendo conto che pur se è sbagliato a queste età generalizzare, alcuni concetti vanno affrontati diversamente da come attualmente il settore effettua. Per dire i dV Giochi pur se vengono proposti dai 4 anni in realtà sono ottimi dai 6 e prima tendono a frustrare, a meno di non aiutare nella prima run i più piccoli a raggiungere l'obiettivo per poi fargli fare la strada da soli nelle run a seguire. Per questo dai 4 ai 6 appena compiuti consiglio librigame che portano comunque ad un finale (es E se fossi tu cappuccetto rosso). Ma non è questo il punto che vorrei porre all'attenzione quanto il fatto che un genitore compra o chiede di comprare per i propri bambini almeno 12 libri all'anno (se il genitore è appassionato di lettura e ha possibilità di spesa pur se vi sono casi in cui si comprano parecchi libri in più) ma non vi è abbastanza scelta ad oggi tra le differenti produzioni per ogni fascia d'età.

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Librigame per gli amanti della lettura

Questa è il target potenziale più grosso e a cui mi sembra che davvero non ci si rivolga o, che se vi è l'intenzione di farlo, i metodi non sono efficaci.

Queste persone leggono generi differenti da quelli attualmente sfruttati, come vi ho mostrato, e cercano più libri che giochi ed anzi in alcuni casi i bivi son già troppo.

Per approcciarsi a questi lettori sarebbe necessario arrivare nelle librerie e identificare dei gateway di ingresso, ovvero dei romanzi interattivi da proporre collegati poi ai titoli più complessi.

Questo perché sono lettori che vanno formati ad una modalità di fruizione della narrazione differente e farli schiantare subito su un genere narrativo non congeniale e/o con frizioni alla lettura dettate non solo dal salto di paragrafo potrebbe portare a frustrazione e conseguente noia. In questi casi comprendo il problema di alcuni editori, che pubblicano libri per piacere e assecondando i propri gusti, ma quando si vuole realizzare un prodotto per terzi non si deve ragionare su quali sono i librigame preferiti ma quali potrebbero essere per il target a cui ci si rivolge.

Un bel titolo per questa tipologia di utenza potrebbe essere così:

  • essere solo a bivi
  • giocarsela tutta nel comparto narrativo
  • avere dei punti di salvataggio
  • far arrivare il lettore con semplicità ad un lieto finale che però non dovrà essere il migliore, per dar modo allo stesso di lanciarsi in nuove run.

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Esempi di librigame ottimi come gateway

Ora che abbiamo visto alcuni aspetti di due target di utenti ben più ampi dell'attuale platea di lettori e a cui eventualmente rivolgersi vediamo alcuni esempi di librigame che mi son sembrati ottimi gateway (punti di ingresso) per far conoscere il medium.

Dato che abbiamo due target, li divido con lo stesso principio:

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Librigame per bambini

Complessivamente sono più i librigame per bambini interessanti a fronte di quelli che lo sono meno. Purtroppo però i librigame che più si sono fatti notare sono quelli che poi in realtà sono meno interessanti come gamebook in quanto hanno problemi a livello di gameplay o struttura. Non sarà in questa fase che analizzo la questione e vi rimando alle recensioni dedicate dove ho affrontato la cosa nel dettaglio.

I titoli che SICURAMENTE hanno portato nuovi lettori, dato che molti genitori* tirando fuori l'argomento mi han detto che sono gli titoli che hanno già provato, sono stati:

  • I caso chiuso, che poi sono anche degli ottimi librigame e difatti la De Agostini li presenta come la "saga bestseller più letta e giocata in Italia". Si trovano saltuariamente nelle librerie e sono effettivamente i più conosciuti tra i genitori
  • I libri di Delphine Chedru della Franco Cosimo Panini, che però non soddisfano l'utenza a dispetto della diffusione che hanno. Sono così conosciuti ma non sono un ottimo esempio per problemi di struttura (hanno un true path) e di complessità degli enigmi, che però non son bloccanti. A questo si aggiunge una scarsa rigiocabilità.
  • Apollo Credici, sempre De Agostini, che pur se è un pessimo librogame per colpa della sua struttura ha raggiunto sicuramente molti nuovi lettori grazie alla fama degli autori
  • L'inferno spiegato male, che soffre di parecchi dei problemi di Apollo Credici, ma che grazie all'argomento e alla casa editrice (sempre De Agostini) ha raggiunto parecchi lettori
  • Chi ha rubato le carote, abile strategia di marketing della Mondadori che risulta essere un librogame pessimo per la struttura e incomprensibile per i contenuti per coloro che non conoscono l'influencer che l'ha scritto, ma che per lo stesso motivo ha venduto parecchio
  • Ridi che è meglio, raccolta di freddure che sembrerebbero legate fra loro da un librogame che risulta frustrante nel suo no-sense ma che, rivolgendosi alla propria enorme fan base, ha venduto tantissime copie
  • I fumetti game di Sio, che per i motivi precedenti a loro volta avranno venduto parecchio

* con molti genitori intendo tra quelli con cui dialogo in rete, quindi parliamo di circa un centinaio sui 500 e pussa commenti degli ultimi tempi in argomento librigame per bambini nei tre gruppi in argomento dove bazzico.

Come potete quindi vedere, tranne i Caso Chiuso, hanno venduto parecchio moltissimi librigame grazie al marketing e alla distribuzione, fattori che per i librigame per adulti latitano parecchio ad oggi.

Infine i titoli che hanno venduto forse meno, ma ben di più rispetto alle tirature medie dei librigame per adulti e che sono sicuramente di ottima qualità:

  • Un giorno da cana della MS Edizioni, che grazie alla fama di Tartarotti tra gli appassionati di Graphic Novel e di Giove nella comunità ludica è riuscito a raggiungere non solo il target a cui puntava ma anche gli adulti
  • Gli Shelby, che per essere una autoproduzione hanno superato le 5000 copie tra i quattro volumi, cosa che dovrebbe far riflettere su come siano stati studiati bene a livello di fruizione utente data la quasi totale assenza di sponsorizzazione da parte del buon Mattioli .

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Librigame per gli amanti della lettura

Di librigame per lettori "classici" e che hanno fatto parecchio successo ad oggi mi sembra non ve ne siano a parte i due Fumettigame di Sio. Vi sono però interessanti esperimenti che mi sembrano adatti a raggiungere una platea di lettori maggiore, oltre a qualche titolo che mi ha stupito in quanto è stato letto da persone che non conoscono il medium.

Vediamoli insieme pur se risulta subito chiaro come una delle prime caratteristiche è che sono tutti romanzi interattivi o con una modalità solo romanzo interattivo:

  • Tango: una graphic novel sulla vita di coppia che una utente di un gruppo di lettori, che non conosceva i librigame, mi ha segnalato come interessante.
  • Il Vampiro e La Farfalla: la prosa corposa, il genere pulp e la quasi assenza di meccaniche complesse lo rendono davvero interessante per una platea di lettori pur se la presenza di elementi fantastici potrebbe limitare
  • Mi vuoi adottare: studiato appositamente per spiegare cosa è un gamebook risulta ottimo per presentare il medium pur se la copertina non permette di raggiungere tutti i lettori "austeri"
  • Sherlock Holmes: prima con delitto. Il genera narrativo e la possibilità di leggere il libro senza applicare le meccaniche complesse lo rende un ottimo gateway
  • Playrino il gioco della sessualità: la presenza solo dei bivi e l'argomento trattato sicuramente potrebbe attirare tutti coloro che pensano che librogame = fantasy
  • Prendila con Filosofia: libro a bivi che tratta un tema molto particolare e che prende tutta una fetta di lettori mai raggiunti prima, che purtroppo sono a loro volta una nicchia.
  • Un natale con Emma: poco reclamizzato ma è un romanzo rosa a bivi
  • Lost in Austen: come il precedente con cui mantiene lo stesso problema di poca sponsorizzazione
  • Cosa pensavi di fare: splendido libro a bivi de Il Saggiatore, che purtroppo, essendo di una casa editrice di nicchia non ha raggiunto molte persone pur se tutte differenti da quelle abituali
  • La nuvola e l'albero: spettacolare titolo per mostrare i vari volti dell'amore. Le sue pecche sono nella pessima distribuzione e nell'elevato costo del volume per essere una stampa economica.
  • The Apocalypse Game: divertente librogame satirico sempre di casa Saggiatore che difetta di scarsa promozione
  • Gli Choose Cthulhu: questi volumi sarebbero un ottimo punto di ingresso per gli amanti dell'horror se non fosse che, come la maggior parte dei librigame, hanno difficoltà ad essere trovati nelle librerie.
  • Steam Romance Gremlins ad Alta Quota: questo è l'unico fantasy della lista e lo aggiungo perché, oltre ad avere ha una forte componente sentimentale al suo interno è sviluppato solamente a bivi.

Questi casi rimangono però ottimi gateway ma sul totale sono pochi e soprattutto non così sponsorizzati e famosi per contribuire ottimamente a far entrare nuovi possibili lettori tra gli appassionati della letteratura a bivi.

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Librigame per gli amanti della lettura ma non adatti a causa del gameplay

A seguire, ad esempio, abbiamo dei titoli splendidi come idea e genere narrativo, che si avvicinano sicuramente di più per questo aspetto a chi proviene dalla lettura, ma chi più o chi meno sono tutti complessi a livello di gameplay e per questo adatti solo dopo che ci si è rodati un attimo comprendendo le potenzialità dei bivi:

  • Dopo Tutankhamon: splendido in quanto ai lettori piacciono parecchio i libri storici con un enorme lavoro di documentazione dietro.
  • Le honeste avventure di Gigi: bella l'idea di un librogame di satira politica che però difetta in distribuzione e nella sua impaginazione che lo rendono un poco amatoriale. Se a questo aggiungiamo che, come ogni prodotto di satira, vive sul momento abbiamo compreso la sua difficoltà nel vendere.
  • The Horror Gamebook: librogame che riprende alcuni classici della letteratura dell'orrore e li miscela sapientemente.
  • Eracle: la nascita di un eroe, che presenta in salsa interattiva le avventure di uno degli eroi dei poemi epici classici. A livello di prosa è sicuramente più indicato rispetto a le avventure di Autolico ma, anche nella modalità di gioco più semplice è sicuramente troppo complesso e quindi frustrante per un novizio che non ha mai provato un librogame.
  • Allan Quatermain e il tesoro di Re Salomone, uno dei pochi librigame di avventura ad oggi presenti. Per ora l'ho solo iniziato e il genere e il formato sono indicati per gli appassionati di questa tipologia narrativa, pur se la presenza di meccaniche, che tra l'altro prevedono l'uso di dadi, lo rendono meno indicato al target da me definito come "Amanti della lettura"
  • Mandibole: il genere thriller risulta decisamente interessante per chi proviene dalla lettura.
  • L'incubo di Alice nel paese delle Meraviglie: tra horror e fiaba in un racconto che sradica il nostro modo di vedere le favole.
  • La luna del raccolto: splendido gestionale per coltivare il proprio orto e generare storie che, per sua natura risulta semplice ma pieno di valori da gestire.
  • Inferno: splendido e corposo gamebook che ha tutti i presupposti per arrivare ad una platea enorme di lettori ma, come spiego precedentemente, risulta frenata dalla presenza delle meccaniche che, pur immediate e semplici per gli appassionati, tendono a creare piccola barriera a chi si approccia al medium
  • Il presidente del consiglio sei Tu: il volume che in parte a contribuito a far sviluppare la luna del raccolto e che risulta un ottimo generatore di storie molto indicato a partire dai 30/35 anni ma che, a causa delle meccaniche non complesse ma aggiuntive, non risulta ottimamente adatto ai neofiti.
  • Child Wood: se il thriller è un ottimo genere che piace a chi proviene dalla lettura, in questo caso il primo volume (nella sua vecchia versione, dato che nella nuova non l'ho testato) risulta a tratti con meccaniche frustranti e aleatorie.

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Iniziative volte a sponsorizzare la letteratura interattiva che vanno prese come esempio

Fino a qui vi ho mostrato quel che non va, ma un discorso non è costruttivo se si fanno solo esempi negativi. Vediamo quindi quanto è stato fatto ad oggi per aumentare la platea di lettori, oltre agli eventi nelle fiere di settore come Play e Lucca o altre fiere legate al mondo "Nerd".

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Il salone del libro o altre fiere dell'editoria

Piazzare uno stand al salone del libro è una iniziativa splendida, dato che come il nome, in primis il medium è un libro, poi un game pur se ad oggi questo si è un po' dimenticato. Grazie a tutti gli editori che hanno diffuso la notizia che i librigame son tornati.

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Formazione e scuola

Grazie ai due splendidi manuali Costruire i libri-gioco. Come scriverli e utilizzarli per la didattica, la scrittura collettiva e il teatro interattivo e Insegnare storia con le narrazioni interattive e libri gioco vi sono due ottimi strumenti per utilizzare il medium nei percorsi formativi dato che, ricordiamolo, come mezzo si presta parecchio alla cosa.

A questo si aggiungono tutti quegli splendidi insegnanti che hanno diffuso il medium a scuola o, ad esempio a Francesco Mattioli o Valentino Sergi che hanno portato la loro esperienza in laboratori scolastici. Un sincero grazie!

Ed ancora, pur se è un caso limite e eccezionale, menzione va fatta a Dopo Tutankhamon che si può trovare in vendita anche nello shop del Museo Egizio di Torino. Ottimo esempio di come arrivare dritti al target!

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Laboratori reali e librogame live

Si possono realizzare dei librigame "reali"? Sembrerebbe di si dato che è nato il progetto librogamelive, dove poter coinvolgere i ragazzi in esperienze di esplorazione dell'ambiente naturale grazie ad un librogame da giocare in un ambiente reale.

Non vi dico di più ma vi lascio scoprire la cosa sul sito dedicato all'evento e, purtroppo, indicato solamente a tutti coloro che riescono a raggiungere Varese o Como.

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Concorsi in cui vengono regalati i librigame

Regalare librigame ha un suo costo, ma nel contempo permette di raggiungere molte persone che magari non avrebbero mai comprato il medium e lo dico con cognizione di causa dopo aver provato a regalare una ventina di titoli, fra di loro spesso diversi, a differenti segmenti di persone.

Grazie quindi a tutti quegli autori che si lanciano in iniziative di questo genere!

Attenzione! Se conoscete altri progetti di questo tipo vi pregherei di farmene partecipe, in maniera tale da aggiungerli all'articolo come eventuale aiuto per altri che vogliono replicare l'iniziativa.

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Possibili suggerimenti per far crescere il settore

In conclusione provo a dare qualche suggerimento. Mi raccomando, analizzateli bene ed eventualmente fatemi sapere cosa ne pensate, dato che sono mie semplici riflessioni e magari partendo da informazioni parziali sono eventualmente errate. Naturalmente sono tutti suggerimenti rivolti a quelle case editrici che vogliono arrivare a lettori differenti dagli attuali fruitori storici di librigame e, per intenderci, a quelli che non leggono Lupo Solitario:

  • Uscire dalla confort zone, effettuando questionari, analisi e conseguenti esperimenti editoriali.
  • Fare gruppo nel dividersi il probabile mercato. Cosa che immagino sia utopica ma che vedo già fare da differenti case editrici come ad esempio Officina Meningi + Aristea (Ryan) o Officina Meningi + Edizione Librarsi (il gioco di ruolo di Blood Sword). In questo caso però intendo più segmentare il mercato per capire come arrivare a nicchie differenti se reputate profittevoli (esempio ai fruitori di romanzi storici)
  • Arrivare agli utenti che cercano più libri che giochi e quindi nel dettaglio:
    • Sviluppare librigame appositamente di congiunzione con i lettori classici OPPURE aggiungere più spesso nei gamebook la possibilità di non utilizzare meccaniche complesse affrontando il volume solo come romanzo interattivo o librogame introduttivo a quelli più complessi
    • Portare i librigame nelle librerie, che ad oggi spesso non sanno nemmeno cosa sono
    • Presentarli a fiere dell'editoria, come è già stato fatto o eventi formativi
    • Ragionare se e su quali generi narrativi differenti produrre nuovi titoli per raggiungere segmenti diversi
  • Utilizzarli come medium a scuola e organizzare, più di quanto si stia già facendo, eventi formativi nella scuola
  • In generale cercare di comunicare verso l'esterno cercando di raggiungere l'utenza che cerca libri e non librigame, quindi parlando ad esempio di "libri per ragazzi" e non gamebook. A livello digitale, la mia esperienza di web marketing (nello specifico nella SEO), mi fa quindi dire che basarsi solo sulle newsletter promozionali è poco proficuo, soprattutto se gli utenti in lista si aggiungono solo a seguito di acquisti. In questo caso sarebbe meglio aumentare i contatti della lista a seguito di iniziative informative per poi effettuare attività di nurturing con newsletter ed infine cercare di convertirli con DEM (ovvero Direct Email Marketing o come le chiamo io Promoletter)
  • Cercare degli influencer di congiunzione, ovvero lettori con un folto seguito
  • Iniziare a produrre, da parte delle case editrici specializzate in librigame, titoli espressamente indicati per i più piccoli (ad oggi solo Librarsi a cui si aggiunge dV Giochi si son mosse in tal senso con però pochissima comunicazione in merito)
  • Invogliare gli autori a far autopromozione, tranne rari casi a parte condividere qualche velina sulla propria pagina facebook gli autori non fanno
  • Invogliare siti e organi di informazione di settore e non di settore a parlare dei libri, dato che di appassionati come me che spendono una fortuna per diffondere la propria passione, non ve ne sono molti soprattutto visto il numero di uscite. Per entrare nel dettaglio di mio parlerò sicuramente prima dei libri Aristea, Dracomaca, Officina Meningi, il Saggiatore e di alcuni autoprodotti perché sono gli unici ad oggi che mi spediscono copie per recensione e se mi avanzerà tempo e, purtroppo, denaro degli altri. Sarà un discorso venale, ma se lo faccio io che sono appassionato (come spero si sia capito) immaginate come si può comportare un altro blogger/microinfluencer, giornalista, etc.

 

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Gruppi Facebook utilizzati

A seguire i gruppi Facebook su cui ho condotto domande esperimenti e dove opero nel diffondere il verbo a bivi.

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Ringraziamenti

Per quanto mi riguarda, ma immagino che valga per molti altri, vorrei ringraziare chi mi ha fatto riflettere su alcuni aspetti in privato e portare come esempio l'operato di alcuni esponenti della letteratura interattiva ad oggi.

Nel dettaglio ringrazio gli spunti e le costruttive discussioni avute nel tempo con Christian Giove, Dario Leccacorvi, Dario Dordoni, Roberto Bucciarelli, Marco Zamanni, Jonny Fontana, Matteo Boca, Andrea Liverani, Mauro Longo e Valentino Sergi. Sperando di non aver dimenticato qualcuno.

Ci tengo però a portare come esempio, oltre al lavoro sviluppato negli anni ed indirizzato agli appassionati di Francesco Di Lazzaro con Librogame's Land, grazie al quale sono qui a parlare di questo argomento, le attività di:

  • Mauro Longo. Non solo autore ma anche divulgatore che con passione, professionalità, neutralità e soprattutto, presa bene lo porta a diffondere quotidianamente e su differenti canali l'argomento
  • Valentino Sergi, per come applica il marketing a questo settore, migliorandone comunicazione e platea
  • Marco Zamanni, che è a tutti gli effetti un preparato influencer sull'argomento con cui, a livello di pensiero, mi trovo nella quasi totalità delle volte in completa sintonia
  • Luca Raina, Ivano Colombo e Andrea Angiolino per il loro lavoro di diffusione ludica al di fuori degli appassionati
  • Matteo Poropat e Luca Fabbian che grazie al loro supporto tecnologico hanno prodotto strumenti per realizzare meglio, in maniera più semplice e più velocemente i librigame

Attenzione! Preciso che questi nomi li ho citati a parte appositamente per suggervi di seguirne le gesta, che sono spesso spunto per idee di crescita del settore.

E qui concludo. Mi raccomando QUALUNQUE spunto, dubbio, perplessità, idea vi chiederei di esporla, in maniera da ragionarci insieme per trovare la via per diffondere la cultura a bivi e confido che questo sintetico articolo (seeeee!) sia una piccola scintilla che eventualmente alimenti una divampante discussione indirizzata a far crescere il settore. Se volete potete usare i commenti, diversamente qui sotto trovate i miei contatti email.

Grazie per essere arrivati fin qui, ora che avete letto la prefazione di questa avventura tocca anche a voi viverla.