
Sommario
Andiamo a vedere un nuovo librogame autoprodotto a cura di un prolifico autore tutto italiano.

Due dei libri di Salvatore Mascaro
Nel dettaglio vi parlerò de Il mondo scomparso, preistorico gamebook a cura di Salvatore Mascaro, sviluppato completamente in proprio e edito grazie al servizio di stampa di Amazon come altri titoli che abbiamo visto in passato (Fortezza Europa, Cupe Vampe, Brofus, Shelby 1, 2 e 3).
A livello di edizione ci troviamo così davanti ad un titolo brossurato a colla, con copertina in cartoncino lucido a colori, impaginazione decisamente amatoriale e dal prezzo decisamente contenuto rispetto alla media.
All'interno poi è possibile trovare davvero molte illustrazioni di dinosauri, nota assolutamente positiva in quanto molto interessanti per i più giovani che potranno contestualizzare meglio le descrizioni dei rettili preistorici.

Alcune delle illustrazioni
Originale nella scelta dell'ambientazione e decisamente formativo sull'argomento presenta in coda un racconto bonus su un fatto che sembrerebbe veramente accaduto nel paese natale dell'autore e due pagine di spiegazioni sui fossili, dato che l'intera avventura si svolge a stretto contatto con i dinosauri; il titolo il mondo scomparso, infatti, è un chiaro omaggio al mondo perduto di Conan Doyle, che vedeva protagonista il dottor Challenger alle prese con una porzione di terra rimasta incontaminata dalla preistoria. Il presupposto di ambientazione risulta così davvero interessante, ma purtroppo poi il titolo difetta per diversi aspetti per me fondamentali che ne fanno sprecare le potenzialità:
- impaginazione
- finti paragrafi e relativa profondità
- comparto narrativo zoppo
- meccaniche anni 80 e decisamente troppo aleatorie
I problemi di questo titolo nel dettaglio
Vediamo insieme le criticità di questo titolo, così che in futuro si cerchino di evitare questi inconvenienti che nei lettori (in me sicuro) creano fastidio o vera e propria frustrazione.
Impaginazione
L'autore, immagino avendo realizzato questo titolo in completa autonomia, non ha prestato particolare attenzione all'organizzazione interna dei paragrafi, cosa che si poteva sicuramente ovviare grazie all'uso di un software come Librogamecreator di Matteo Poropat.
I paragrafi sono così praticamente tutti in sequenza e a differenza di tutti i librigame fino ad oggi provati si va per lo più sempre in avanti. Viene facile così barare o comprendere a che punto del librogame si è, facendo perdere un po' l'effetto sorpresa.
Al termine di alcuni paragrafi si trovano poi i rimandi ai paragrafi a seguire. I numeri di paragrafo però non sono evidenziati rispetto al resto del testo e questo un po' disturba, assolutamente è necessario evidenziarli in qualche maniera per rendere più semplice il salto di paragrafo.
Infine, in uno dei casi che portano alla conclusione si dice al lettore di andare al paragrafo finale, che però non viene nominato e si dovrà quindi cercare. Niente di troppo complicato, ma non crea una bella sensazione per chi è abituato a leggere titoli interattivi guidati nel dettaglio.
Finti paragrafi e relativa profondità
Nel corso dell'avventura vi sono troppi finti paragrafi, ovvero paragrafi che rimandano ad un altro paragrafo per proseguire nella lettura. Si possono evitare sviluppando un paragrafo unico e rallentano solo la fruizione dei contenuti. In più la profondità complessiva rimane minata da finti paragrafi, dato che non permettono un evolversi differente degli eventi.
Comparto narrativo zoppo
Questo è un problemone. Una volta terminato il libro non vengono spiegati dei punti fondamentali che hanno incuriosito il lettore fin dai primi paragrafi e su cui anche l'autore fa soffermare il protagonista a porsi domande in merito. L'unica spiegazione a tutto quello che è successo è così troppo veloce e non esaustiva, non risultando effettivamente un premio per aver concluso il libro nel suo unico possibile finale "positivo".
Meccaniche troppo aleatorie
Le meccaniche di gioco non sono innovative e son totalmente demandate al caso (dado o tabella del destino). O si bara o risulta impossibile, nel caso di continua sfortuna/fortuna, provare tutte le possibili diramazioni della storia.
Scheda Tecnica di Il mondo scomparso
Tipologia
Avventura autoconclusiva
Combattimenti
Presenti
Pagine
200
Stile Narrativo
Interessante
Regolamento
Snello
Difficoltà
Difficile
N° paragrafi
76
Percorsi alternativi
Pochi
Autore
Anno edizione
2020
Adatto per
12/14 anni
Edizione
Standard
Richiesti
Dado, Matita
Tipologia
Posizione in classifica
Aggiornate al 01 ottobre 2023
Trama di Il mondo scomparso
Un ragazzino in gita in un parco divertimenti tematico sui dinosauri rimane indietro rispetto al resto della classe intenzionalmente. Direttosi ad un laghetto con la riproduzione di un plesiosauro perderà i sensi e si ritroverà in un mondo popolato davvero da creature preistoriche, che dovrebbero essere estinte, alla ricerca di una via per ricongiungersi alla sua realtà.
Modalità di gioco
Il mondo scomparso è un classico librogame a bivi ma presenta al suo interno una meccanica di combattimento tra dinosauri. In base a come andrà lo scontro si dovrà andare ad un paragrafo o ad un altro.
Combattimento tra dinosauri
Ogni gigantesco rettile ha tre punteggi:
- Attacco
- Difesa
- Resistenza
Si lancia un dado per l'animale che attacca e si somma all'attacco. L'animale che difende lancia un dado e somma il valore alla difesa. Se il valore di chi attacca è superiore colpisce e toglie tanti punti alla resistenza dell'animale che difende quanto è la differenza tra i due valori.
L'animale che ha difeso ora attacca e si prosegue fino a che uno dei due non finisce i punti resistenza.
Per chi è adatto questo Librogame
Complessivamente ci troviamo di fronte ad un titolo che progettualmente dovrebbe esser indicato per i bambini, diciamo dai 10 anni in su, dato l'argomento e la modalità "didattica" con cui viene affrontata la vicenda, dato che ogni volta che viene incontrato un dinosauro differente se ne spiega l'aspetto fisico e le sue abitudini alimentari e non solo.

Un rimando troppo generale al paragrafo finale
Di mio però mi sembra che per quel target non sia molto indicato, dato che in alcuni aspetti risulta davvero molto e forse troppo crudo, descrivendo nel dettaglio eventi che potrebbero incupire troppo i bambini sensibili.
In aggiunta a questo fattore sia la narrazione, che lascia eventi fondamentali non risolti (come ha fatto a finire il protagonista in questa vicenda?), che le meccaniche di gioco troppo governate dalla dea bendata penso possano provocare frustrazione nel lettore (di mio ho provato questa sensazione nel leggere questo LG) portandolo a credere, erroneamente, che i librigame siano tutti così quando questa nuova generazione di libri interattivi al contrario è tutto l'opposto.
Il bestiario del marchese di Petramara
Sul retro della copertina de il mondo scomparso troverete una frase che spiega di come l'autore abbia anche realizzato un altro titolo definito come il più bel libro-game di tutti i tempi e chiamato "Il bestiario del marchese di Petramara". Ad oggi però questo titolo è introvabile e non se ne conosce il contenuto.
Valutazioni
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